lunedì 6 giugno 2011

fino a mezzanotte

in questi giorni di studio mi piacerebbe molto poter fare le cose con calma. poter liberamente seguire i ritmi dei miei interessi. senza vincoli di orario. esattamente l'opposto di ciò che sta succedendo adesso. domani la sveglia è alle sei per andare in ufficio e quindi è cosa giusta che io me ne vada in branda. ma non ne ho proprio voglia. avrei voglia di continuare sulle speculazioni che mi sta fornendo la lettura e rilettura di un paio di testi abbandonati dai tempi del corso di urbanistica all'università e che ora rileggo con ritrovato piacere e vigore, contento del fatto che la loro lettura, più o meno inconsapevole e scolastica di allora, ha in realtà contribuito decisamente a formare il pensiero che ho sulle cose. od, almeno, su quelle cose.
la scuola serve. eccome. questo concetto semplice è vero. ed è altrettanto vero che si comprende appieno quando a scuola non si va più.

adesso doccia

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